Tomba di Agrippina
Itinerario culturale dei Campi Flegrei
DESCRIZIONE STORICA
In prossimità del mare sorgono i resti di una costruzione di epoca imperiale, nella quale la tradizione ha voluto riconoscere la tomba di Agrippina, madre di Nerone.
In realtà il monumento è un teatro-ninfeo, parte di un’imponente villa marittima, andata distrutta. La struttura, nata come odeion (teatro coperto per audizioni musicali o spettacoli mimici) in età augustea o giulio-claudia, tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C. fu trasformata in un ninfeo esedra.
Il monumento consta di tre emicicli disposti su più livelli: a circa m 1,30 al di sotto del livello della spiaggia attuale si apre il primo emiciclo, mentre il mediano è coperto da una volta rampante sul cui estradosso si conservano i segni di una gradinata in opus reticulatum; tre aperture intervallate da finestre ne scandiscono la parete esterna. A quota più bassa è, inoltre, un ambiente coperto da una volta decorata con stucchi; analoga decorazione hanno anche le pareti delle nicchie e delle finestre ed il corridoio che in origine forse collegava l’edificio con la villa. Sullo stesso livello del precedente è situato un terzo emiciclo, la cui volta è crollata e la cui parete interna è scandita da semicolonne rivestite in stucco con capitelli di ordine corinzio, in modo da formare una sorta di corridoio diviso in piccoli vani da setti trasversali.
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