Santuario di San Gennaro
Itinerario ecclesiastico dei Campi Flegrei
DESCRIZIONE
Il santuario di San Gennaro alla Solfatara è uno dei più importanti edifici di culto della zona flegrea ed è ubicato nel luogo preciso dove san Gennaro ed i suoi compagni furono decapitati per il martirio.
Il santuario fu costruito in sostituzione di una piccola chiesa precedentemente esistente che risaliva all’VIII secolo, la costruzione del nuovo edificio ebbe iniziò nel 1574 e si concluse nel 1580.
CREDENZE
In una delle cappelle interne alla chiesa è posta la pietra sulla quale, secondo la tradizione, è stato decapitato san Gennaro. La pietra attira numerosi fedeli da ogni dove e in qualsiasi periodo dell’anno, poiché nei giorni che precedono l’anniversario della sua decapitazione le presunte tracce di sangue appartenenti al santo assumono ogni giorno di più un colore rosso rubino, mentre durante tutto il resto dell’anno la pietra è nera. Nella stessa cappella è presente anche un busto di San Gennaro al quale si attribuiscono diversi eventi prodigiosi.
Secondo studi recenti però sembra che la pietra sia in realtà il frammento di un altare paleocristiano di due secoli posteriore alla morte del martire sul quale vi siano depositate tracce di vernice rossa e di cera e che il tutto sia solo frutto di una suggestione collettiva.
Fonte: Wiki
STRUTTURA
L’interno è ad una navata, coperta da una volta a botte e con cappelle laterali. Un arco trionfale la divide dal presbiterio, coperto da una pseudo cupola affrescata, insieme ai pennacchi e alla volta, nel 1926 da L. Tammaro. Le cappelle sono intercalato da lesene, sormontate da capitelli ionici. Sul pronao trova posto il coro dei frati.
Tra le opere più pregevoli conservate nella chiesa si ricorda un altarino sovrastato da un bassorilievo raffigurante il martirio di san Gennaro, opera del 1695 del celebre artista Lorenzo Vaccaro. Altra opera raffigurante il martirio del santo è il quadro posto sull’altare maggiore, di Pietro Gaudioso (1678 circa).
Fonte: Wiki
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